venerdì 20 maggio 2011

Libertà e memoria: un appello...cosa farò il 23 maggio?

Cari amici.
Noi viviamo in un'epoca piuttosto complicata, non che tutte le epoche non abbiano avuto le loro storie complicate certo, ma vedete, nelle epoche passate (e se vogliamo anche in certi paesi della nostra epoca) c'era solo una faccia della medaglia: il ricco che sfruttava il povero, il re e il popolo, l'imperatore e lo schiavo, il dittatore che dava ordine a tutti e cosi via.
La nostra epoca invece è un pochino piu complessa nell'ordine sociale, questo perchè, come dicevo nel precedente post, esso fa credere di essere liberi, ma in realtà non si è liberi, abbiamo solo delle libertà.
Ora però non bisogna credere che le libertà che abbiamo siano fini a se stesse, perchè se usate con un minimo di giudizio, esse possono essere piu potenti di quanto le persone "al vertice della piramide" possano aspettarsi, tanto che alcune di queste libertà possono perfino essere incontrollabili.
Una di queste libertà (perchè non mi viene da definirla altrimenti) è la "libertà di ricordare", la memoria, la libertà di vincere l'ignoranza e di vedere a cio che è accaduto in passato per dare una linea al futuro, per non cadere di nuovo negli errori gia commessi e per prendere esempio da chi si è battuto perchè la forza della verità nelle proprie vite conquistasse l'universo.
Un'altro tipo di libertà è anche la libertà di comunicare, libertà che con un mezzo di comunicazione come internet non è da sottovalutare, insomma una libertà che nelle epoche passate era molto limitata (e qui mi fermo perchè prossimamente voglio approfondire anche questo argomento).
Ora avrete letto sicuramente il titolo di questo post e avrete visto sicuramente quella data, 23 maggio...perchè?
Il 23 Maggio del 2011 saranno passati esattamente 19 anni dalla morte dell'On. Magistrato Giovanni Falcone (strage di Capaci nella quale perirono anche la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), un nome che spero molti di voi conoscano, un uomo che come tanti ha dato la propria vita in nome della verità, un uomo che ha sacrificato tutto anche la famiglia, in nome della verità, una persona verso la quale personalmente mi sento in debito, una persona per la quale abbiamo l'obbligo morale e civico di ricordare anche utilizzando proprio queste nostre libertà e i mezzi di cui disponiamo.
Ora noi viviamo in un paese libero, mi viene in mente una frase che disse Benigni, " l'Italia è un paese cosi meravigliosamente libero che permette pure che ci sia gente che vuol dividerlo in due", quello che vi chiedo è di utilizzare questa libertà, facendo qualcosa per ricordare questa persona, magari partendo da piccole cose, parlandone con qualcuno, mettendo una frase su Facebook, insomma cercando di ricordare, per far si che queste persone, che sono morte per noi, non siano morte invano.
Ognuno di noi nel suo piccolo puo dare un senso al sacrificio di queste persone, non lasciatevi sviare da cio che dicono certi personaggi che hanno da temere da queste istituzioni, coltivatele mantenetele vive nel vostro cuore e cercate di diffondere il piu possibile agli altri, è una cosa di cui andrete sempre fieri!
In questo post vi allego anche il pezzo finale di un discorso sulle vittime del terrorismo che il Presidente Napolitano ha tenuto in questi giorni se volete troverete su Youtube anche il discorso per intero.
Concludo con una frase, riportata anche sul libro di Ayala dedicato a Falcone e Borsellino:
"Chi ha paura muore ogni giorno.
Chi non ha paura muore una volta sola".
Un saluto a tutti!

giovedì 19 maggio 2011

La stampa: Sky cancella Current, Al Gore in Italia "Periodo critico per chi dice la verità"

Il politico Usa in tv da Santoro:
il futuro delle democrazie sane
dipende dal giornalismo libero

ROMA
Da fine luglio Current Tv, l’emittente indipendente fondata sei anni fa da Al Gore e Joel Hyatt, potrebbe non raggiungere più gli schermi degli italiani. Sky ha deciso di interrompere la trasmissione del canale sulla sua piattaforma, scatenando l’indignazione della squadra capitanata dal premio Nobel, sbarcato a Roma per guidare la protesta.

«Per chi racconta la verità in Italia non c’è momento più critico di questo», accusa Al Gore, secondo il quale il successo riscosso dall’emittente negli ultimi anni fa escludere che dietro la scelta ci siano ragioni economiche. Nel mirino dell’ex vicepresidente Usa c’è l’impero mediatico di Rupert Murdoch. «News Corp - spiega - sta cercando di entrare nel business del digitale terrestre e, per questo, ha bisogno del consenso di Berlusconi».

Lo stop del canale, che ha mandato in onda (unico in Italia) il documentario "Citizen Berlusconi" sul potere mediatico del premier, sarebbe - secondo Al Gore - un regalo al presidente del Consiglio anche in vista dell’asta con la quale dovrebbero essere presto assegnate nuove frequenze per il digitale terrestre. «La decisione è stata presa non in Italia - aggiunge il premio Nobel - ma direttamente nel quartier generale a New York». Una ricostruzione negata da Sky Italia, secondo la quale la decisione è dovuta a motivi meramente economici. All’atto del rinnovo del contratto, siglato nel 2008, il canale - si legge in una nota dell’azienda - ha chiesto «un aumento dei corrispettivi pari al doppio di quelli attuali, un livello di incremento che nessun altro editore ha mai richiesto a Sky durante gli ultimi anni».

L’emittente rileva anche che le performance di ascolti di Current nel 2011 sono calate del 20% nell’intera giornata e quasi del 40% in prime time, rispetto al 2010. «Mai parlato di cifre», replica Current facendo invece presente che «la crescita del canale nell’ultimo triennio è stata del 270% di share in day time e del 550% in prime time, mentre gli ascolti della piattaforma Sky nello stesso periodo restavano sostanzialmente piatti». Per questo Al Gore si è precipitato in Italia e, dopo aver visto i vertici locali della tv, ha incontrato i blogger a porte chiuse dando il via alla campagna "Salviamo Current" ed invitando tutti a scrivere all’indirizzo email dell’ad di Sky Italia Tom Mockridge, minacciando di disdire l’abbonamento. Al Gore stasera è invitato anche ad Annozero per parlare di libertà di stampa. Current tv (visibile anche negli Stati Uniti e in Inghilterra) ospitò sul satellite proprio Michele Santoro in occasione "Raiperunanotte" nel 2010 quando, in occasione delle regionali i talk show in Rai furono interrotti. Portò anche per la prima volta il racconto personale di Roberto Saviano sul satellite. Ora trasmette "Passaparola" di Marco Travaglio, oltre al programma "Fuoriluogo" di Luca Telese e a "Il Tritacarne" di Giuseppe Cruciani. Ad agosto sarebbe in programmazione il documentario "Insider" sui segreti del Vaticano, prodotto dalla stessa tv, ma a questo punto il timore che non vada più in onda appare più che fondato.

martedì 10 maggio 2011

La libertà e la normalità.

L'argomento è sempre lo stesso, la normalità, tante persone che sono convinte di essere libere e normali.
Mi viene in mente una scena di quel bellissimo film che è "Easy rider", quando Jack Nicholson parla della libertà, ne cito un frammento sottoforma di dialogo:
G: "Gia ... si è vero la libertà è tutto d’accordo, ma…. parlare di libertà ed essere liberi sono due cose diverse…
Voglio dire che è difficile essere liberi quando ti comprano e ti vendono al mercato…
E bada a non dire mai a nessuno che non è libero perché allora quello si darà un gran da fare a uccidere e massacrare per dimostrarti che lo è.
Ah Certo ti parlano e ti parlano e ti riparlano di questa famosa libertà individuale, ma quando vedono un individuo veramente libero allora hanno paura".
B :"Eh!  La paura però non li fa scappare!".
G: "NO, ma li rende pericolosi …"
Ora qui parliamo addirittura di paura della libertà, ma cosa significa avere paura della libertà?
Cosa ci volevano trasmettere i registi di quel film quando dicevano queste frasi?
Semplicemente se ci fermiamo un secondo a pensare, noi non sapremmo descrivere in poche parole la libertà, inquanto essa è relativa.
Ognuno secondo me ha il proprio concetto di libertà e ognuno usa il proprio concetto di libertà per plasmare la propria esistenza o viceversa, ad esempio, un operaio è libero di avere una casa, libero di avere una famiglia, è libero di comprare tutto ciò che è appropriato al proprio salario, libero di fare il mestiere per cui è piu portato.
Poi abbiamo il capo dell'operaio, che è libero di fare le stesse cose dell'operaio, solo che in più ha la libertà di gestire nel migliore dei modi la vita lavorativa dell'operaio.
Poi abbiamo l'industriale, che ha sempre la stessa libertà degli altri due solo che deve gestire l'azienda, dare ordini a quelli piu bassi in grado di lui perchè l'azienda funzioni al meglio.
E giu fino ad arrivare al vertice della piramide...
In pratica è come se tutto fosse tenuto insieme da un equilibrio, una catena in cui ogni anello deve essere al proprio posto affinchè tutto funzioni per il meglio, affinchè tutto sia stabile e affinchè tutto sia produttivo.
Analizzando questi aspetti, abbiamo visto che ognuno è libero di fare le proprie scelte, in riguardo a cose importanti della vita, però, ognuno deve avere il proprio posto, ognuno deve dare il proprio contributo, affinchè tutto sia ok...
Purtroppo e per fortuna però, dal momento in cui ognuno "deve", che sia per il bene comune o per il proprio bene, esso non è piu libero.
Il dovere se inteso come dovere complementare, annulla il concetto di libertà nel senso piu puro e non perchè ognuno non puo essere libero di pensare o altro, ma bensi perchè è il meccanismo stesso che lo annulla., inquanto ognuno deve lavorare per l'altro che comunque sarà (oltre che piu ricco) piu liberò rispetto al proprio subordinato, fino ad arrivare al vertice della piramide.
Un gruppo di persone che comunque per natura sono e saranno sempre piu libere delle altre.
Ed è proprio in questo meccanismo che nasce il senso della normalità, poichè, essere normali vuol dire semplicemente far parte di questo meccanismo.
E state attenti perchè non sono cose semplici:
Io non posso andare da un'operaio padre di famiglia a dirgli tu non sei libero, poiche esso, con tutte le ragioni, mi sputerebbe in faccia, perchè è proprio questo meccanismo che gli permette di poter sfamare se stesso e i suoi figli.
Abbiamo avuto tempi nella storia dell'umanità, in cui il piu ricco viveva alle spalle del piu povero, limitandone la libertà di libero arbitrio e il piu delle volte tenendolo in schiavitù facendolo vivere nella miseria.
La parte piu complessa e cinica di questo meccanismo ci fa capire che se io tengo qualcuno in schiavitù, sono pochi i vantaggi che esso puo recarmi.
Se al contrario, io gli do libertà di libero arbitrio, esso riuscirà a farmi guadagnare 100 volte di più, inquanto esso non sarà piu schiavo mio direttamente, bensì di tutto cio che liberamente si è scelto.
Il film parla della paura, magari tutte le persone a cui faccio un discorso così non andranno a massacrare o altro, ma sicuramente ti faranno notare che non sono loro ad essere fuori luogo, bensì io, io sono fuori dalla norma, io non sono normale.
Tutto ciò che ho detto, è la spiegazione piu razionale che mi viene in mente per questi concetti, è un grosso cane che si morde la coda, perchè tutti stanno bene e tutti sono "liberi"e felici a proprio modo.
Nel caso in cui andiamo da un'abitante del terzo mondo (argomento del quale i giornali non amano parlare, chissà come mai) a chiedergli se sia daccordo che i nostri illustri benefattori, dispensatori di libertà, vivano pure alle loro spalle, argomento che un giorno approfondirò, non saprei prevedere la sua risposta, resta solo da sperare che tutto resti sempre nella staticità dettata dalla natura di questo meccanismo, altrimenti non sarà il vertice della piramide a soffrirne...saremo solo noi.
Detto questo, non mi viene che da domandarmi:
Noi siamo "liberi", o "liberi di..."?

Salve a tutti!

Già da diverso tempo pensavo di aprire uno spazio mio o da condividere con altre persone, alternativo al tanto rinnomato Facebook, e ora sono qui a scrivere, a quanto pare mi sono deciso...
Il titolo di questo blog è discussioni folli in un mondo normale, perche?
Forse perchè a volte parlando di cose che io considero normali con le altre persone, mi sento un po'come se anzichè dire delle cose normali dicessi delle cose folli, in riguardo a tutto, politica, scambi di idee o di gusti, cultura, musica, film, arte, fotografia...e chi piu ne ha piu ne metta.
Mi sento così folle a dire certe cose delle volte, che ho voluto intitolare questo blog in questo modo, proprio per attirare quella parte di persone che, come me hanno la stessa sensazione, ovvero, sentirsi folli al cospetto di un mondo di normali.
Quale poi che sia la normalità, non mel'ha mai spiegato nessuno.
Comunque non voglio muovere nessuna critica, voglio solo rendere partecipi gli altri di queste "discussioni folli", che come gia detto, non avranno alcun limite a livello di argomenti.
Spero solo che risultino piacevoli a tutti voi, per quanto piacevole possa essere, comunicare con un proprio simile o no sul piano...della follia...